Le “Via Crucis” della Villemur
Già verso la metà del XIX secolo la Maison Villemur, come faranno diverse altre case editrici di santini merlettati, produce alcune serie della Via Crucis.
La serie completa consta della riproduzione del ciclo delle quattordici stazioni che ripercorrono il cammino di passione in cui Cristo viene condannato a morte e si incammina con la Croce in spalla verso il Monte Calvario, dove verrà successivamente crocifisso e dopo la morte, deposto nel sepolcro.
Tra le serie conosciute della Via Crucis edite dalla Maison Villemur ve ne presento due che differiscono sostanzialmente per quel che riguarda il fondo trinato, l’iconografia ed il suo formato e la dimensione.
La prima serie è formata da siderografie colorate a mano incise su carta bianca e perfettamente circolari, applicate su un supporto trinato a punzone su una carta di colorazione bruna. Solitamente i santini vengono uniti tra loro mediante un nastro di seta che permette loro di chiudersi a libretto.
Questa serie viene prodotta dalla Villemur durante il periodo in cui la sede era al n. 36 di Rue Serpente.
Questa seconda serie, anch’essa edita durante la permanenza della sede al n.36 di Rue Serpente, differisce dalla precedente non solo per la composizione della trinatura che si rifà all’architettura gotica tanto cara in Francia ma anche e soprattutto per le dimensioni di ogni singola stazione. Infatti ogni santino misura 8×16 cm, ben oltre le misure standard di cui siamo abituati a vedere i santini che, come già detto in precedenza, devono rispettare le caratteristiche di portabilità.
Come si può facilmente notare il fondo trinato della V stazione presenta una evidente differenza sia di colorazione che di spessore della trinatura, nonostante la stessa struttura compositiva. Questa differenza è da imputare ad un probabile danneggiamento del fondo trinato e ad un successivo reintegro della siderografia su un fondo prodotto dalla casa editrice per una riedizione della via crucis stessa.
Questa serie è formata da siderografie colorate a mano incise su carta bianca ed applicate su un supporto trinato a punzone su una carta di colorazione bruna. Anche in questo caso i santini vengono uniti tra loro mediante un nastro di seta che permette loro di chiudersi a libretto.